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Windows, Mac OS o Linux?

By Alessandro Marchesello | Published  10/7/2010 | Italian | Recommendation:RateSecARateSecARateSecIRateSecIRateSecI
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Quicklink: http://lav.proz.com/doc/3095
Author:
Alessandro Marchesello
Itālija
angļu - itāļu translator
Kļuva par biedru: Nov 14, 2005.
 

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Nella mia esperienza di traduttore e appassionato di informatica, ho spesso incontrato persone (traduttori e non) intenzionate a cambiare computer, ma indecise su quale sistema scegliere. In effetti, questa è una decisione che può influire molto su produttività ed efficienza, specialmente per chi usa il computer anche a scopo professionale.

Purtroppo, quando si cercano informazioni su Windows, Mac e Linux, il rischio di incappare in vere e proprie "guerre di religione" tra i seguaci dei vari sistemi operativi è estremamente elevato e si finisce quasi sempre col ricevere informazioni distorte e di parte.

In questo articolo tenterò di evidenziare alcuni pro e contro delle tre principali alternative offerte dal mercato, cercando di sfatare miti e frasi fatte che spesso fanno presa anche sugli utenti più preparati ed esperti.

Innanzitutto, è bene dire che non esiste il sistema migliore in assoluto. Una Fiat 500 può avere prestazioni nettamente superiori a una Ferrari, se usata in determinate circostanze da un certo tipo di utenti.
Per scegliere la soluzione ottimale bisogna quindi conoscere a fondo le proprie esigenze (professionali e non) e avere un'idea precisa e obiettiva della propria preparazione in campo informatico.

Iniziamo quindi col prendere atto che i sistemi Mac sono generalmente considerati i più intuitivi e facili da usare. Apple concentra gran parte dei suoi sforzi di sviluppo proprio sull'ottimizzazione dell'interfaccia grafica di Mac OS. L'utente Mac, quindi, ha sempre l'impressione di avere tutto a portata di click.
I PC (cioè i computer basati su Windows) hanno fatto passi da gigante sotto questo aspetto negli ultimi tempi (soprattutto con l'ultima versione del sistema operativo Microsoft, Windows 7), ma è innegabile un certo ritardo nei confronti dei più "semplici" Mac OS.
Per quanto riguarda Linux, mi limiterò a dire che l'immediatezza dell'interfaccia e la facilità d'uso non sono mai stati i punti forti di questa opzione.
Tuttavia, bisogna ammettere una certa soggettività di questi giudizi. Chi ha lavorato per 20 anni con Windows, passando a Mac avrà probabilmente la sensazione di "non trovare" i comandi desiderati e avrà bisogno di un periodo di adattamento. Lo stesso vale per i numerosi estimatori di Linux, che trovano la sua interfaccia sufficientemente pratica e intuitiva per le loro esigenze. Infine, chi è abituato a lavorare su Mac, passando a Windows o Linux avrà certamente la sensazione di annaspare in un mare di opzioni, impostazioni e finestre di dialogo mai viste prima.
La verità è che, superate le drastiche differenze esistenti fino a pochi anni fa, tutti e tre i sistemi operativi hanno ormai raggiunto livelli di ottimizzazione e usabilità più che soddisfacenti per l'utente medio, quindi abitudine e gusti personali finiscono con l'influire sulla produttività dell'utente più dei meriti e demeriti oggettivi dei diversi sistemi.

Prendiamo adesso in considerazione la sicurezza, un argomento particolarmente delicato per chi ha bisogno di proteggere file e informazioni sensibili (dati personali, dati sensibili dei clienti, dati bancari, password, ecc.) per motivi di lavoro.
In genere, gli "esperti" dichiarano senza dubbi che Windows è il sistema più insicuro, mentre Mac e Linux sono praticamente inviolabili. Io stesso ho sentito recentemente più persone affermare che, addirittura, i virus per Mac non esistono!
Tuttavia, se Linux può effettivamente vantare la sicurezza della sua architettura come uno dei suoi principali punti di forza, lo stesso non si può oggettivamente dire per Mac OS. Si tende infatti a commettere il madornale errore di considerare Mac OS un sistema sicuro soprattutto per il fatto che subisce meno attacchi da parte di hacker e malintenzionati.
In effetti, i sistemi Windows subiscono la quasi totalità degli attacchi informatici semplicemente perché rappresentano circa il 90% del mercato mondiale. Chi sviluppa virus, malware e altre minacce ha quindi tutto l'interesse a concentrarsi sui PC per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Quando però Windows, Mac e Linux vengono messi alla prova in condizioni più eque (ad esempio durante le frequenti convention organizzate da hacker e appassionati di informatica) si scopre regolarmente che Mac OS è violabile quanto, e talvolta più, di Windows.
I dati di fatto dimostrano che nessun sistema garantisce la sicurezza assoluta, quindi, indipendentemente dal sistema operativo scelto, non bisogna mai abbassare la guardia.
In definitiva, se si usa buon senso e si mantengono i sistemi sempre aggiornati, per l'utente professionale medio non esistono differenze sostanziali tra Windows, Mac e Linux, anche se questi ultimi due sono generalmente più facili da gestire sotto il profilo della sicurezza. Invece, l'utente distratto, ingenuo e che non ha voglia di perdere tempo con l'installazione degli aggiornamenti o le scansioni antivirus programmate, nel tempo sarà inevitabilmente vittima di infezioni informatiche e furti ripetuti di dati (anche a sua insaputa) indipendentemente dal sistema operativo scelto. Infatti, il principale dispositivo di sicurezza di un computer è e rimarrà sempre l'utente!

Altro parametro fondamentale per la scelta di un computer è la sua stabilità. Anche in questo caso gli "esperti" tendono a semplificare troppo le cose, consegnando senza esitazioni la palma del miglior sistema ai Mac e a Linux. Molti ancora oggi sono convinti che con Windows l'utente deve rassegnarsi a fare costantemente i conti con le terrificanti schermate blu "della morte" (schermate che nelle vecchie versioni di Windows indicavano un grave errore di sistema, che spesso nascondeva problemi ben più gravi, come virus, guasti hardware o gravi incompatibilità tra software o componenti hardware) .
Visto che la tecnologia in campo informatico avanza rapidamente e a passi da gigante, è bene aggiornare questo giudizio così netto sulla base delle reali prestazioni dei sistemi operativi più recenti.
Infatti, se è vero che fino a pochissimi anni fa occorrevano competenze informatiche avanzate per tenere a bada le bizze del sistema operativo Microsoft, con Windows 7 (l'ultima versione disponibile) gli utenti Windows hanno potuto apprezzare una stabilità e un'affidabilità che non avevano mai conosciuto in passato. È tuttavia innegabile che, per via della grande varietà di componenti hardware e software che possono comporre un PC, il sistema Windows rimane il più soggetto a problemi di compatibilità più o meno gravi, che possono produrre conseguenze che vanno da impercettibili rallentamenti a gravi malfunzionamenti (ormai piuttosto rari). Anche Linux deve fare i conti con hardware e software di vario tipo e provenienza e ciò può creare qualche sporadico problema di stabilità.
Un discorso del tutto diverso va fatto per i sistemi Mac. Infatti, in questo caso l'hardware è ottimizzato e selezionato direttamente dal produttore, quindi i casi di conflitto tra componenti sono sostanzialmente inesistenti. Anche il software tende a essere più affidabile, ma anche molto meno diffuso e vario (i software per Mac OS sono in continuo aumento, ma rimangono in netta minoranza rispetto al software per PC disponibili sul mercato). Essendo un sistema più "chiuso", quindi, il Mac garantisce una maggiore stabilità e affidabilità.

Per finire, una breve nota sui costi.
L'hardware per PC e sistemi Linux costa generalmente meno dell'hardware Apple (a parità di prestazioni, anche il 25% in meno). Qualcuno potrebbe sostenere che l'hardware Apple in compenso è di qualità nettamente superiore. Anche in questo caso la realtà è piuttosto diversa. Infatti, Apple utilizza componenti del tutto simili a quelli disponibili anche per i PC. È probabile che la maggiore qualità "percepita" dei prodotti Apple sia da attribuire più alla cura delle finiture estetiche esterne che al reale valore dell'hardware che, infatti, ha creato in passato più di qualche grattacapo ad alcuni utenti Mac.
Il costo del sistema operativo in sé non incide molto sulla spesa complessiva per un nuovo computer, ma bisogna sottolineare che Mac OS costa molto meno di Windows 7. In questo caso, però, tra i due litiganti il terzo gode, infatti Linux è totalmente gratuito.

Volendo tirare le somme, per un uso professionale PC e Mac rimangono le scelte più consigliabili, con il primo più versatile, economico e personalizzabile e il secondo più intuitivo, semplice e "autosufficiente".
Linux, pur avendo non pochi pregi, rimane un sistema più indicato per i server che per i personal computer, piuttosto ostico per l'utente medio e poco adattabile alle esigenze di un traduttore professionista.

Per concludere, ecco un riepilogo schematico dei pro e contro dei singoli sistemi:

PC (Windows)
PRO:
- È personalizzabile sin nei minimi dettagli hardware e software, il che permette (avendo le competenze necessarie) di costruire un computer davvero su misura per le proprie esigenze.
- L'hardware si può aggiornare in modo facile e veloce, anche un solo componente alla volta (e in molti casi non è nemmeno necessario reinstallare il sistema operativo), consentendo miglioramenti prestazionali rilevanti anche con spese minime (poche decine di Euro, ad esempio, per espandere la memoria RAM).
- Praticamente tutti i software supportano il sistema operativo Windows, dalle applicazioni multimediali fino ai programmi professionali più specialistici.
- La quasi totalità dell'hardware e delle periferiche su mercato è compatibile con Windows.
- Microsoft ha alle spalle anni di esperienza nella gestione delle emergenze di sicurezza che l'hanno resa estremamente rapida ed efficiente nello sviluppo e nella distribuzione degli aggiornamenti di sicurezza.
CONTRO:
- Avendo una quota di mercato del 90%, i PC sono il bersaglio preferito degli hacker.
- Le grandi potenzialità di personalizzazione di questi sistemi sono un'arma a doppio taglio se non si hanno competenze informatiche all'altezza.
- La compatibilità con qualsiasi componente e applicazione può avere come altra faccia della medaglia una maggiore instabilità del sistema.
- Nonostante gli sforzi compiuti da Microsoft con le ultime versioni, la multimedialità di Windows rimane qualche passo indietro rispetto a Mac OS.

MAC (Mac OS)
PRO:
- Apple propone sistemi standard, pronti all'uso e già ottimizzati, sia dal punto di vista hardware che software.
- Il sistema operativo Mac OS è più semplice e semplificato rispetto a Windows e Linux.
- Avendo una quota di mercato del 5% circa, viene scelto come bersaglio dagli hacker con molta meno frequenza rispetto ai PC.
- Per la multimedialità (riproduzione ed elaborazione di video, foto, musica, ecc.) non ha eguali.
- L'interfaccia è più intuitiva e accattivante rispetto a Windows e Linux.
- Richiede una minore manutenzione da parte dell'utente.
- Grazie alla virtualizzazione si possono utilizzare sostanzialmente tutti i software per Windows.

CONTRO:
- Le modifiche hardware dei Mac, quando possibili, sono alquanto costose; quasi sempre conviene acquistare un nuovo sistema piuttosto che aggiornare quello precedente.
- Mac OS è tendenzialmente più vulnerabile di Windows e, soprattutto, di Linux.
- Per chi ha conoscenze informatiche avanzate, la semplificazione dei Mac può paradossalmente diventare un limite in alcune circostanze.
- La compatibilità con applicazioni e periferiche è piuttosto limitata rispetto ai PC.
- Il rapporto qualità/prezzo dell'hardware è piuttosto sfavorevole rispetto alle altre alternative.
- Con la virtualizzazione si hanno due (o più) sistemi completi da gestire, con tutti i pro e i contro del caso.

Linux
PRO:
- Linux è un sistema operativo open source, quindi del tutto gratuito.
- L'architettura di Linux è riconosciuta come la più sicura e la scarsa diffusione di questo sistema lo rende poco appetibile per gli hacker.
- È personalizzabile sin nei minimi dettagli hardware e software, il che permette (avendo le competenze necessarie) di costruire un computer davvero su misura per le proprie esigenze.
- L'hardware si può aggiornare in modo facile e veloce, anche un solo componente alla volta (e in molti casi non è nemmeno necessario reinstallare il sistema operativo), consentendo miglioramenti prestazionali rilevanti anche con spese minime (poche decine di Euro, ad esempio, per espandere la memoria RAM) .
- Grazie ad applicazioni specifiche è possibile utilizzare molti dei software per Windows in ambiente Linux
CONTRO:
- Linux non è il più intuitivo e semplice dei sistemi operativi, anche se con le necessarie conoscenze informatiche e un po' di pratica può dare grandi soddisfazioni.
- La compatibilità hardware e software è più limitata rispetto ai PC Windows.
- La virtualizzazione e l'emulazione non sono intuitive come su Mac
- La configurazione del sistema richiede tempo e competenze specifiche, specialmente se si usa il computer sia per lavoro che per svago.


Alessandro Marchesello
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